La storia di un viaggio avventurosissimo che ebbe come protagonisti il Maestro Chogyal Namkhai Norbu e un folto gruppo di suoi discepoli
DOMENICA 1 OTTOBRE – ORE 18.00 – Zhenphenling – VIA DEI MARRUCINI 10 – ROMA
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Per ogni comunità umana è importante conoscere la propria storia, raccontare a chi viene dopo, ascoltare il racconto di chi è venuto prima.
Questo vale anche per noi, membri della Comunità Dzogchen.
La nostra storia inizia negli anni Settanta e racconta fasi, tappe, cambiamenti che hanno avuto come centro e primo motore un Maestro straordinario.
In questo ultimo scorcio di settembre, in cui tutta la Comunità si raccoglie per commemorare la fine della vita terrena di Chogyal Namkhai Norbu, vogliamo ricordarlo raccontando la storia di un viaggio avventurosissimo che ebbe come protagonisti il Maestro e un folto gruppo di suoi discepoli.
Del viaggio al Kailash molti di noi non hanno mai sentito parlare, altri ne conoscono solo alcuni frammentari dettagli. Eppure fu un viaggio importante che segnò anche un momento di grave crisi nella relazione tra il Maestro e i suoi studenti. Un viaggio, perciò, che merita di essere raccontato.
Doveva durare un paio di settimane, invece si concluse dopo quasi un mese e mezzo. Nel 1988 il pellegrinaggio al Kailash, montagna sacra per Buddhisti, Hindu e Bon, si trasformò – a causa di molteplici e incredibili ostacoli – in un viaggio impensato di oltre 7000 chilometri. Fronteggiare condizioni materiali e psicologiche estreme mise in luce qualità e miserie umane degli studenti di Chogyal Namkhai Norbu.
Gino Vitiello, Raimondo Bultrini e Annamaria Moscatelli furono tra quelli che ebbero modo di condividere col loro Maestro quel viaggio indimenticabile.
Lo racconteranno condividendo ricordi, riflessioni personali e soprattutto le magnifiche immagini di luoghi leggendari.