[NORBUNET]
di Loek Jehee, fondatore e moderatore di Norbunet
Da un’intervista al Mirror del 3 ottobre 2021
Sono il fondatore e il moderatore di Norbunet. È cominciato tutto da un computer donato generosamente da un membro del Sangha olandese, Guido Blondelle, che ora vive vicino a Dzamlingar, a Tenerife.
Guido ha donato il suo computer al Gonpa di Amsterdam, che ai quei tempi aveva sede a casa di Francoise Van den Berg. Donò un computer Microsoft con un modem. Era il 1995. Con quel computer ho fatto la mia prima esperienza con l’email. Quell’anno ha segnato l’inizio dell’internet pubblico. Non era possibile avere una vera e propria connessione personale a internet a quei tempi. C’erano dei bollettini sui vari computer individuali. Poi c’era un internet dell’università e dell’esercito, ma niente di personale. Non c’era nemmeno una grafica come quella di adesso, c’era solo il testo. Uno sfondo scuro con lettere verdi, ecc.
A quell’epoca all’interno della Comunità c’erano solo comunicazioni cartacee: il Bollettino, le newsletter locali, il Mirror, che all’epoca era solo in edizione cartacea. Così ho pensato che c’era bisogno di migliorare la comunicazione con un medium di email. Le email iniziavano già a essere molto importanti. Con Francoise ho dato inizio alla comunicazione tramite email. Era la nascita di Norbunet.
Abbiamo dato il via a Norbunet con una poesia ispirata alla preghiera di sette versi di Padmasambhava. L’ho scritta io, l’ho fatta girare e Norbunet è diventato immediatamente famoso.
NASCITA DI NORNUNET
Nel bel mezzo di un oceano di elettroni
Su un loto di buone intenzioni
in un oceano di elettroni
sorge una nuova dimensione
con una forza magnetica
che irradia messaggi di saggezza
splendente di realtà virtuale
il corpo di saggezza
la voce elettronica
la mente collettiva al di là dei limiti.
Il suo nome è Norbunet.
Non è mai nato
Non è mai esistito
Non puoi trovarlo in nessuna direzione
È nell’internet della nostra mente
Non è altro che un nome
in un programma di computer.
È di beneficio per tutti gli esseri.
A quel tempo era completamente aperto e la gente cominciò a spedire tutti i tipi di messaggi strani, totem di buon auspicio, annunci di virus, e cose che non avevano niente a che vedere con la Comunità Dzogchen, erano espressioni personali ed egoiche. Era un po’come un foro aperto e senza un fine particolare. Alcuni anche contestavano il nome Norbunet, dicevano che non era rispettoso chiamarlo Norbunet, che doveva essere chiamato Chogyal Namkhai Norbu Rinpoche net.
Così ho deciso di chiedere a Rimpoche stesso e gli ho scritto una mail in modo formale che diceva: ‘Ti chiedo per favore un consiglio: pensi che questo nome sia mancanza di rispetto?’ E Rimpoche rispose: ‘Caro Loeck, è molto bello che l’hai chiamato Norbunet, non preoccuparti, è solo la natura umana che fa sì che si debba sempre dire qualcosa. Io mi sento onorato piuttosto che non rispettato.’ Da quel momento ho saputo che il nome Norbunet era perfettamente ok. Volevo salvaguardare la qualità e il focus di Norbunet, dato che c’era una sorta di degenerazione in atto. Per controllare lo standard dell’informazione abbiamo iniziato a fare una lista di moderazione. Inoltre a quel tempo Rimpoche mi aveva consigliato di evitare discussioni, pettegolezzi, o polemiche. Non gli piacevano. Quindi ho posto una regola d’oro, nessuna discussione o cose del genere. Anche perché mi era chiaro che gli insegnamenti o gli argomenti relativi all’insegnamento erano un diritto esclusivo del Mirror. Quindi era molto bello avere questa cornice di moderazione.
Ero e continuo ad essere unicamente il solo moderatore. Alla gente questo non piaceva perché volevano continuare ad avere le loro domande fantastiche, immagini o discussioni da postare e io dicevo no. Spesso la gente diceva che ero uno che faceva censura, che ero terribile eccetera. A volte era anche divertente. In alcuni posti la censura è considerata la peggior azione possibile, ma Norbunet non sarebbe sopravvissuto se io non avessi moderato in questo modo.
C’era molta reazione negativa e quindi ho deciso di porre una regola, che si devono accettare queste condizioni generali al momento dell’iscrizione. Le condizioni dicono che io sono l’unico che può decidere che cosa può essere postato e non devo dare nessuna spiegazione del motivo e se a voi non piace non vi sarà possibile continuare ad essere nella mailing list. Sfortunatamente, ho dovuto fare riferimento a queste condizioni diverse volte, ma generalmente la gente comprendeva.
Le regole gradualmente hanno avuto uno sviluppo in base alla mia esperienza. Ho ricevuto consigli da diverse persone e da Rimpoche, ma a volte bisogna fare riferimento alla propria chiarezza e a volte i miei campanelli di allarme cominciavano a suonare. Non c’era mai stato un team di moderatori o una tabella e penso che in questo modo si sia creata più stabilità, dato che le persone sapevano quali erano le regole e così non c’erano più tanti problemi.
Ogni giorno ho cose da postare, ma non ci vuole tanto tempo. Guardo il mittente e il soggetto e di solito sono in grado di vedere subito se la cosa va bene oppure no . Guardo il messaggio e clicco su invia o cancella. L’unica volta che mi prende più tempo è se c’è una discussione sul fatto di postare o meno. 9 volte su 10 oggi giorno i messaggi sono annunci, eventi della Comunità o di istituzioni , a volte richieste personali o richieste di preghiere per qualcuno che è morto, ma per questo non occorre molto tempo. È come controllare la propria email.
Per i primi 7 anni abbiamo avuto un server gratuito, perché ero un volontario agli occhi di colui che offriva questo servizio e quindi mi conoscevano. Inoltre era una fase iniziale di Internet. Ma poi i virus aumentavano e Norbunet subiva diversi spam e automaticamente emanava virus in ogni direzione, quindi abbiamo dovuto rivolgerci altrove. Grazie a Grisha Mokhin e Vadim Sinolitz abbiamo istituito dei server in Russia e in Latvia. Viola, dalla Latvia, ha ospitato e sponsorizzato il server latviano per circa tre anni. Quindi avevamo due server ma il mantenimento era molto difficile e c’erano molti spam, occasionalmente problemi all’hard disk, e la ragazza che faceva la pulizia a volte cancellava alcune cose. Norbunet cominciò a tramontare, la gente mandava inserti molto pesanti che strozzavano il server. Quindi sono molto riconoscente a Grisha per tutto l’aiuto che ha dato di fare pulizia e mi era anche di supporto quando andavo in vacanza.
Nel luglio del 2011 non ce la facevamo più ad andare avanti in questo modo, così abbiamo deciso di rivolgerci al Google Groups, a seguito del consiglio di Grisha. Da quel momento in poi siamo in Google Groups. Ci sono state diverse proteste contro Google come piattaforma. Tuttavia io ero molto soddisfatto di avere preso questa decisione e finora non ho mai sentito di nessuno che abbia avuto problemi. Google è molto stabile, affidabile e gratuito. Fino a quando siamo entrati in Google, i server russi e latviani avevano un costo e abbiamo avuto degli sponsor molto generosi, come Dick Drury e la comunità russa, che voglio ringraziare di cuore.
Mi sento onorato di aver avuto l’opportunità di partecipare e collaborare in tutti questi anni. Sono contento che la mia partecipazione abbia creato qualcosa che ha portato beneficio in senso pratico. Anche gli annunci per eventi, eccetera, sono molto utili perché la email è un medium immediato. Non penso che il valore delle email decada, anche con Facebook, Instagram e i nuovi social media, come Sangha App, tutti molto utili, ma che mancano dell’immediatezza della email di Norbunet.
Quindi fintanto che ho vita e sono in salute continuerò questo lavoro e quando morirò sono sicuro che qualcuno competente e affidabile continuerà quello che io ho iniziato. Penso che Norbunet esisterà ancora per un paio di anni. Forse poi i New media avranno il sopravvento, ma a breve continuerà a sopravvivere. È grazie alle benedizioni del Maestro se io sono stato in grado di compiere tutto ciò.
Traduzione in italiano di Gloria Ramita Cugurra
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